Una delle domande più frequenti che i pazienti rivolgono al dottore degli apparecchi acustici è proprio questa: “Come scegliere l’apparecchio acustico migliore?”.
Prima di rispondere a questa domanda però, è importante specificare che “migliore” non significa necessariamente “il più costoso o l’ultimo uscito sul mercato”. Inoltre, non è detto che un dispositivo che va bene oggi ad un paziente, tra 5 anni possa andare bene lo stesso. Infatti, così come cambia con il tempo la capacità uditiva, cambiano anche le tecnologie e le abitudini di ascolto, e quindi il dispositivo migliore.
Scegliere l’apparecchio acustico migliore significa scegliere un modello che si adatti allo stile di vita del paziente, alle sue attuali esigenze uditive e, solo infine, al suo budget. Un bravo audioprotesista infatti non ha un modello di punta che offre a tutti ma, ricerca di volta in volta quello con i requisiti tecnici più adatti a soddisfare i suoi pazienti.
Un esempio? L’apparecchio acustico per una nonna di 86 anni non deve necessariamente avere il collegamento diretto con lo smartphone (dispositivo che probabilmente la signora non ha nemmeno), ma è più importante che possa ottimizzare l’ascolto dei suoni acuti, come le voci dei suoi nipotini o la sveglia per prendere le pillole.
È importante quindi rispondere con sincerità alle domande che vi farà l’audioprotesista ed essere quanto più completi possibile.
Il dottore degli apparecchi acustici quindi, prima di consigliare un modello, deve investigare sul paziente, conducendo una vera e propria indagine sul suo stile di vita e sulle sue abitudini. È importante sapere se ne farà un utilizzo maggiore i luoghi affollati, come gli uffici o i ristoranti, o in luoghi più silenziosi, come casa propria; se ha bisogno di connetterlo alla TV e allo smartphone; se preferisce un modello ricaricabile o preferisce cambiare regolarmente le pile ecc…
Utilizzando questi dati, e ovviamente anche i risultati dell’audiometria, l’audioprotesista vi proporrà alcuni modelli che combaciano con tutte le vostre esigenze.
Solo in un secondo momento interviene il budget che, sebbene sia un importante fattore da considerare per scegliere l’apparecchio acustico, non è il principale. Non si può infatti dare un prezzo al benessere uditivo, né ai benefici che comporta l’utilizzo degli apparecchi acustici.
Un recente studio dell’Università del Michigan ha infatti dimostrato che usare gli apparecchi acustici comporta un calo
Inoltre, sempre riguardo al fattore economico, bisogna considerare che gli apparecchi acustici sono dei dispositivi medici e, come tali, rientrano nelle detrazioni IRPEF che coinvolgono le spese mediche. In questa categoria rientrano anche le pile. L’importante è conservare tutta la documentazione d’acquisto necessaria da fornire poi in sede di dichiarazione dei redditi.
Scegliere l’apparecchio acustico più adatto è quindi un compito “a due mani”, che prevede la collaborazione del paziente e dell’audioprotesista. Il primo, affidandosi al dottore degli apparecchi acustici, si impegna a non vergognarsi ed essere sincero nelle sue risposte. Il secondo, con la sua esperienza, si impegna a consigliargli il modello più adatto alle sue esigenze.